Qual’è oggi il rapporto tra figli e tecnologia? Possiamo riuscire a gestirlo?
Tra cellulare, tablet e computer, i nostri ragazzi stanno davvero tanto su internet. Gli utilizzi che possono farne sono numerosi, è vero, ma per gestirli si possono inquadrare in sole quattro categorie:
- L’accesso alla conoscenza. Qui la tecnologia è un mezzo straordinario che, rispetto ai nostri tempi, amplifica moltissimo le possibilità di imparare. Ottimo! 😀
- L’intrattenimento. In questo settore, internet ha ingigantito la scelta, che in precedenza era limitata a quello che editori e produttori decidevano di mandare in TV, alla radio, nei cinema. 🙂 Internet dà molta più libertà di scelta su cosa guardare, ma a noi genitori fa anche aumentare le preoccupazioni per i contenuti inadatti in cui i nostri figli potrebbero incappare. 😳
- Il terzo tipo di utilizzo è quello dei rapporti umani e delle relazioni sociali. Grazie ai social network si sta più facilmente in contatto con le persone care ma purtroppo lontane. Il rovescio della medaglia, però, è che è facile abusarne, facendo scadere i rapporti reali con le persone vicine. 🙄
- Infine, si usano molto i dispositivi anche per il gioco. Si tratta però sempre di un modo elettronico di giocare, cioè di una simulazione, un’attività non tanto reale e costruttiva come invece sarebbe il gioco dal vivo con i compagni. Nella crescita dei nostri figli come futuri individui della società, il gioco vero è un’attività ineguagliabile per confrontarsi e rapportarsi con i coetanei, per coltivare le qualità personali e il comportamento in mezzo agli altri. Con il gioco elettronico, purtroppo internet è da bocciare, perché priva i nostri figli del gioco come crescita sociale e individuale! 😥
Questi quattro usi sono affrontati meglio anche nel post “Mio figlio sta sempre al cellulare”. Adesso chiediamoci due cose molto importanti:
- Che impatto ha la tecnologia sui figli?
- Come possiamo guidarli nell’uso?
Figli e tecnologia: l’impatto sui nostri ragazzi
Abbiamo visto che nell’intrattenimento e nelle relazioni sociali ci sono pro e contro. Questi vanno assolutamente gestiti, in modo da farne arrivare ai figli solo i vantaggi, riconoscendo e tenendo a bada gli eccessi che portano dipendenza e alienazione. 🙁
Sul gioco ci sarebbe da intervenire con molta decisione, per limitarlo e far riscoprire i giochi (e relazioni più vere) con gli amici in carne e ossa, invece di una insignificante icona del profilo dell’amico connesso.
Ma qui è veramente dura capire come farlo. Se vieti i giochi elettronici a tuo figlio e, ammesso che riesci anche a trovargli un gruppetto di amici con cui giocare “non elettronicamente”, purtroppo loro non sapranno cosa fare. Questo perché:
- I cosiddetti “nativi digitali” non hanno avuto opportunità di conoscere alternative ai giochi elettronici!
- E non hanno avuto nemmeno potuto sviluppare la creatività per inventarsi giochi dal nulla, come facevamo noi della generazione “non digitale” con una penna, una palla, persino con niente.
Ma almeno nell’utilizzo dell’accesso alla conoscenza, con la tecnologia i nostri figli possono solo guadagnarci (e in maniera enorme), quindi assolutamente SÌ a questo tipo di attività per loro.
Ad esempio, molti ragazzi usano sapientemente internet per cercarsi i video di aiuto se hanno difficoltà o vanno male in matematica 🙂
Proviamo a guidare di più figli e tecnologia
Come possiamo guidare l’utilizzo di internet dei nostri figli, o almeno minimanente influenzarlo?
Una buona idea è metterci in gioco proprio nel “loro” campo, la tecnologia.
Mettiamoci al loro fianco usando internet. Occhio al modo con cui ci avviciniamo: dobbiamo fargli da guida, sì, ma se se ne accorgono, identificano presto l’affiancamento come invadenza su qualcosa che loro pensano di sapere molto meglio di noi (e per molti aspetti è così).
Possiamo girare abilmente a nostro vantaggio questa maggior conoscenza tecnologica dei figli. Un metodo è mostrare interesse nel farci spiegare cose che non sappiamo, facendo sbucare delicatamente, ogni tanto, il nostro spirito critico da adulto con qualche domanda del tipo “Come facciamo a capire che il tizio in questo video dice la verità?”.
Sì, una grande strada per avvicinarsi di più al proprio figlio è l’ascolto per lui… Ci sono bellissime riflessioni anche nell’articolo “Mio figlio non mi ascolta”: riguarda soprattutto quel che ti dice per la matematica, ma può essere di ottima ispirazione anche per l’ascolto in generale. 😉
Se tuo figlio ha un caratterino più difficile da gestire, non cedere alla tentazione di imporre la tua ragione indiscutibile, perché dovresti già sapere che non ti risponderà mai «Sì, hai ragione tu». Al massimo quello sarà il suo dolce sarcasmo 😯 😀 😀
Lì il compito è molto più delicato, si tratta di parlare con il proprio figlio scegliendo con cura frasi e parole per farsi riconoscere come alleato. Ma fin quando non ci riesci… sei sempre sul filo del rasoio, sei un coraggioso genitore funambolo nel vuoto senza rete di protezione! 😉
Lì dobbiamo veramente resistere dallo spazientirci, sgridare e litigare, perché sarebbe la nostra caduta nel vuoto e una piccola ferita al rapporto con il figlio.
Più il carattere dei figli è difficile, più ci vuole pazienza. Come dice un detto:
Chi è più difficile da amare ne ha più bisogno.
“Poveri” noi genitori, presi in mezzo tra figli e tecnologia 🙄
Queste prime riflessioni sono molto importanti su come controllare e guidare figli e tecnologia. Sono un buon inizio… Ma la ricetta completa ancora non ce l’abbiamo. La verità è che siamo stati colti alla sprovvista dal fenomeno digitale, in cui i nostri figli si sentono a loro agio mentre per noi ne sono travolti e investiti senza controllo.
5 anni fa
Come in ogni cosa ci sono i pro e i contro, oggi purtroppo a mio avviso la troppa tecnologia ha portato ad una chiusura interiore… i ragazzi non sanno più cosa significa giocare, socializzare con altri coetanei, non sanno cosa significa entrare in una libreria comprare e leggere un buon libro, dall’altro canto essa ci ha dato tanto che non riusciamo più a farne a meno e i nostri figli ne sono la prova evidente.