Mio figlio va male in matematica. Da genitore, come posso aiutarlo?

Mio figlio va male in matematica - Questa ragazza è scoraggiataSe tuo figlio è alle scuole medie ma va male in matematica, i punti su cui stiamo per fare luce adesso ti saranno molto utili e di conforto.

La matematica è uno di quei problemi per i quali la vita quotidiana non ci concede mai il tempo per le giuste riflessioni da genitori, per fare il quadro della situazione in cui si trova nostro figlio.

I mille impegni ci mettono sempre fretta e la situazione sfugge di mano, perché ci limitiamo alla scorza di queste solite frasi:

  • Com’è andata l’interrogazione?
  • Hai fatto i compiti?
  • Impegnati di più…

Invece adesso andiamo al succo del problema attraverso questi punti importanti:

  • tanto per cominciare, stiamo per far crollare un paio di luoghi comuni 😯 che in realtà sono solo spiegazioni di comodo, ma non dicono la verità e anzi assecondano il problema
  • andiamo ad affacciarci sui meccanismi emotivi che mettono a dura prova i nostri figli e quella fragilità che è naturale avere tra i 10 e i 14 anni
  • dal lato del professore, vediamo l’importanza fondamentale della passione per l’insegnamento e, dal lato dei nostri figli, capiamo finalmente dove va a finire l’impegno che mettono in tutte quelle ore sui quaderni.

E alla fine, arriviamo anche alla risposta più importante: sì, si può fare davvero qualcosa di diverso per aiutare tuo figlio che va male in matematica, distinguendo anche qual è il modo sbagliato, puramente illusorio, e il modo giusto, l’unico per arrivare a quel risultato per il quale non si smette mai di sperare: la sufficienza.

Mio figlio va male in matematica: perché?

Partiamo dal semplice. Il cattivo andamento di tuo figlio in matematica è dovuto al fatto che questa materia non si capisce, è vero. Ma perché?

"La matematica è per pochi", "La matematica non è per tutti". Questo non è vero!La causa non è il classico “la matematica è solo per pochi”. Questa è una grossa sciocchezza!

E la causa non è nemmeno di non avere l’intelligenza adatta. Tutti nasciamo con le stesse possibilità intellettive.

Questi sono solo due modi di dire di chi non ha la spiegazione giusta. È ora di farli crollare, 😯 altrimenti continueranno a sostenere e giustificare i soliti modi sbagliati di insegnare la matematica.

La matematica non è difficile di per sé

Cominciamo a chiarire questo: la comprensione di questa materia non è difficile per via di come “è fatta” la matematica (numeri, segni, ecc.), ma invece è resa difficile da chi dovrebbe insegnarla (scuola, insegnante, libri), ma lo fa male per 2 motivi principali.

Il primo è che professori e libri escono dalle università. Lì si abituano a usare parole e modi di dire molto particolari che poi, quando insegnano alle scuole medie, suonano arabo per i nostri ragazzi che sono tra i banchi e hanno 3 titoli di studio in meno.

Il secondo motivo è la mancanza di passione per l’insegnamento! Senza questa, il professore non può riuscire a semplificare quello che lui sa in favore di chi deve ancora conoscerlo. Senza passione non riuscirà mai a stimolare l’interesse della classe, a incuriosire la mente dei ragazzi e far accendere nel cervello l’apprendimento autentico.

La passione è l’elemento più importante. O c’è, o non c’è. Non esistono vie di mezzo.

Che cos’è la passione per l’insegnamento?

È il desiderio forte di condividere ciò che sai. È la voglia di rendere chi ti ascolta partecipe di quello che dici, di coinvolgerlo in modo irresistibile. La vera passione ti fa riuscire nel capolavoro di aprire quella scatola nella tua testa e di rendere comprensibile quello che hai lì dentro e che vuoi assolutamente dare. La vera passione è voler rendere possibile agli altri quello in cui sei riuscito anche tu, e quando hai la passione sai bene che l’unica strada per condurlo lì è renderglielo semplice.

Lente d'ingrandimento, mettiamo a fuoco perché tuo figlio va male in matematicaDunque, insegnare “in arabo” 🙂 e senza passione sono i due motivi principali, ma non finisce qui. Esaminiamo ora alcuni aspetti che probabilmente tuo figlio già vive, ma che tu forse non hai messo ancora a fuoco.

La matematica non è tutto

Al di là del modo in cui si insegna la matematica, ci sono anche altri meccanismi che ne ostacolano l’apprendimento:

  1. A scuola, i nostri figli vivono continuamente sotto valutazione. Questo provoca un’ansia da giudizio che mette sotto stress il cervello, che in quella condizione non può apprendere (è scientificamente provato). E la matematica è proprio la materia che li stressa di più.
  2. Se il professore ha una cattiva prima impressione di un alunno, quel pregiudizio iniziale può provocare il suo condizionamento continuo sul rendimento dello studente.
  3. Il professore non riesce a farsi riconoscere come figura autorevole e affidabile per conquistarsi l’attenzione sincera dei ragazzi.

Mio figlio va male in matematica - Anche i ragazzi valutano il professoreQuest’ultimo meccanismo è molto sottile e merita una spiegazione un più. I nostri figli sono più svegli rispetto alle generazioni precedenti e hanno accesso a tante informazioni al di fuori della scuola. Questi due ingredienti gli permettono di valutare a loro volta il professore, che lo sa o comunque lo percepisce. Sotto valutazione, anche l’insegnante si sente meno sicuro e con l’insicurezza non riesce più ad avere autorevolezza, elemento essenziale per farsi riconoscere come persona-guida.

Poi c’è il doposcuola, il tentativo di rimediare a quello in cui la scuola fallisce. Ma se anche l’insegnante privato non riesce a rendere la matematica semplice e accessibile, i risultati non migliorano mai! Il doposcuola diventa solo una replica pomeridiana della scuola.

Abbiamo appena visto gli aspetti più importanti se tuo figlio va male in matematica. E in questo sito c’è un’altra pagina molto speciale, una guida per genitori che affronta il problema della matematica con sincerità e sempre con semplicità. Il suo titolo è “Veniamo a capo del disastro in matematica” e quando l’ho preparata sono cresciuto molto io stesso come genitore, oltre che nella visione del problema e della sua soluzione. Sono sicuro che leggerla ti piacerà 🙂

Puoi fare qualcosa per aiutare tuo figlio?

La matematica innesca questa situazione che parte dal rendimento basso e dai cattivi voti, ma poi ha un effetto domino di ripercussioni emotive:

  • stress a scuola
  • tensioni anche in famiglia
  • disperazione per tuo figlio sui compiti da fare
  • disperazione anche per te, che nel disorientamento non sai più cosa fare

Daresti qualsiasi cosa (e ti capisco!) perché tutto questo finisca, perché tuo figlio prenda voti migliori a scuola fino a raggiungere la sufficienza sicura.

Notizia n. 1 (la cattiva)

Non è possibile riuscirci copiando o con altri imbrogli. Con questi trucchetti è possibile cavarsela al massimo in una verifica ogni tanto, ma alla fine dell’anno copiare fa prendere il debito. E un altro anno scolastico sarà trascorso senza ricevere quella buona istruzione che noi genitori desideriamo tanto per i nostri figli.

Notizia n. 2 (la buona)

L’unico modo di raggiungere il risultato è capire la matematica.

Tuo figlio si affida alla buona sorte in classe nelle verifiche in matematicaIn fondo, non ci piace per niente il fatto che un figlio si impegni tanto ma poi debba scommettere tutto il suo risultato sul copiare o su altre forme di improbabili scorciatoie. Pensa a tutte quelle ore trascorse sui quaderni… È giusto che poi le verifiche siano affidate alla buona sorte in classe? Dove va a finire quell’impegno?

Per un momento, immagina invece che la matematica sia resa semplice. Le spiegazioni sono comprensibili, lo scopo degli argomenti è chiaro. Gli esercizi riescono e nutrono l’interesse, acceso prima di tutto dalla passione dell’insegnante.

Questo costruirebbe le solide basi in questa materia, la più importante insieme all’italiano. È quella la strada giusta per ricevere la buona istruzione a cui tutti abbiamo diritto. Ed è l’unica strada che, nel futuro, garantisce l’accesso anche alle materie scientifiche, è la strada che dà prospettive più ampie, nella vita e nel lavoro.

Stiamo parlando a lungo termine, ma già nel presente capire la matematica darebbe subito una gran bella lievitazione all’autostima. Sì, l’autostima sarebbe proprio il primo frutto immediato di un impegno ben speso sui quaderni.

Ma invece perché l’impegno non dà frutti?

La risposta è che purtroppo l’impegno viene speso dentro un sistema di insegnamento che, semplicemente, non funziona per i motivi che abbiamo visto! Si continua ad andare male in matematica perché i metodi d’insegnamento pesanti (insieme alle le dinamiche di classe controproducenti) sono come una vela squarciata, con cui l’impegno è uno sforzo inutile, come il vento che ci soffia dentro.

Da genitore ci puoi fare qualcosa?

Questa domanda nasce prepotente dal nostro naturale senso di responsabilità e dal desiderio di aiutare i nostri figli tutte le volte che li vediamo in difficoltà.

Mio figlio va male in matematica - La responsabilità che i genitori sentono verso i figli a scuolaPer fortuna la risposta è . Certo che è possibile fare qualcosa di efficace e risolutivo. Come abbiamo detto, la strada maestra, l’unica per risolvere davvero il problema è di capire la matematica.

Il primo passo da genitore per affrontare bene il problema con efficacia è di acquisirne la piena consapevolezza, facendoti il quadro della situazione completo e chiaro, ancor più di quanto questo post abbia già racchiuso.

E non solo. È altrettanto prezioso e importante:

  • capire cosa provano i nostri figli in quei momenti di difficoltà
  • sapere perché non riescono a uscirne d’impaccio
  • interpretare meglio certi comportamenti che troppo spesso giudichiamo come superficiali, irrispettosi o perfino strafottenti.

Come dico sempre, conoscere bene il problema è l’unico modo per pensare di poter risolverlo.

Proprio per questo ho realizzato la guida “Veniamo a capo del disastro in matematica”, che approfondisce quello che hai già trovato in questo articolo.

Contiene le risposte a moltissimi dubbi che ci fanno tribolare, organizzate nelle 7 cause per cui si va male in matematica e per cui si hanno i voti bassi e l’ansia. Ci sono anche consigli preziosi per un migliore ascolto verso i nostri figli e quello che provano a causa della matematica.

Puoi riceverla subito cliccando qui. Alla prossima, ciao!

9 commenti

  1. barbara

    2 settimane fa  

    Buongiorno. Mio figlio fa la terza media. In fase di preparazione delle verifiche di matematica e geometria a casa, fa numerosi esercizi (parecchi e di varia difficoltà) e li risolve correttamente quasi tutti. Vedo che ragiona bene e che ha capito l’argomento. Nelle verifiche prende insufficienze gravi…vuoi per errori di distrazioni vuoi per altro….a cosa e’ dovuto? Come poterlo aiutare?


    • Sabato De Simone

      2 settimane fa  

      Buongiorno Barbara. Capisco cosa accade a tuo figlio ed è sicuramente spiacevole per lui non raccogliere a scuola i frutti di quanto invece di davvero buono riesce a fare a casa. Mi viene da pensare che a questo punto sia questione di ambiente scolastico. Hai provato a chiedergli che rapporto ha con la professoressa? Se gli mette ansia o paura? Oppure (e spero fortemente di no) potrebbero esserci dei compagni di classe che gli danno un fastidio eccessivo? (non vorrei dire la parola bullismo mam per farmi capire, devo scriverla).


  2. Sabrina

    2 anni fa  

    Ciao mi chiamo sabrina mio figlio non riesce a risolvere alcuni esercizi di matematica fa la seconda elementare io pultroppo non so come aiutarlo


  3. Piero

    2 anni fa  

    Salve la mia nipote 9 anni in quarta elementare ha grossi problemi in matematica, non riuscendo nella materia si estranea quando spiega.


    • Sabato De Simone

      2 anni fa  

      Ciao Piero. Mi sembra una reazione piuttosto normale e spontanea: si tratta della semplice manifestazione della perdita d’interesse. L’interesse verso la matematica (ma vale verso qualsiasi cosa in generale) non andrebbe MAI dato per scontato, e anzi risvegliato, stimolato e coltivato in continuazione. Questo non è un compito facile naturalmente da parte dell’insegnante, che deve avere a che fare con circa 20 alunni contemporaneamente. Però bisognerebbe rivolgere spesso l’attenzione proprio agli studenti come tua nipote, per cercare di capire come stimolarla e coinvolgerla. Di solito la chiave più efficace è farla riuscire a capire i concetti, almeno UNO per volta magari, a metterlo in pratica con un semplice esercizio, e infine (soprattutto) PREMIANDO il suo piccolo risultato.


  4. Marilena

    3 anni fa  

    Salve a tutti, mi chiamo Marlena e sinceramente non so più come affrontare la matematica e la geometria con mio figli di 12 anni.
    Alle elementari, fino a quando la matematica consisteva nell’imparare le tabelline e fare di conto era tutto rose e fiori.le difficoltà sono iniziate con i problemi. Mi sono resa conto che mio figlio non riesce proprio a capire il ragionamento matematico. Ora in 2 media le cose non sono per nulla cambiate. Lui studia e si impegna tantissimo, è autonomo ed ha buoni voti in tutte le materie ma in matematica e geometria non se ne vede uscita! Sono preoccupata e mi dispiace per lui perché lo vedo sempre più scoraggiato e abbattuto.
    Ho anche fatto presente il problema al suo professore ma non ha saputo aiutare il ragazzo in maniera concreta.


    • Sabato De Simone

      3 anni fa  

      Buonasera Marilena. Mi spiace per le difficoltà che tuo figlio ha cominciato a incontrare con le medie, soprattutto perché appunto si impegna ma poi è costretto ad abbattersi.

      Riguardo ai problemi posso darti una risposta per quelli di geometria, infatti ti suggerisco la pagina di questo sito in cui troverai perché i ragazzi non riescono a risolvere i problemi di geometria (per mancanza di metodo), e dalla quale puoi anche conoscere proprio il metodo per riuscirci e che ho preparato in un videocorso apposito.

      Trovi questa pagina andando nel menù in alto e scegliendo la voce “Metodo Geometria”.
      Oppure, per tua maggiore comodità, tocca il link qui sotto:
      METODO GEOMETRIA


  5. Rosaura

    4 anni fa  

    Ciao mi chiamo rosaura sono anche io
    una mamma preoccupata con mia figlia e la matematica ..vedo che i maestri pretendono che noi genitori e che dobbiamo fare imparare nostri figli ..primo perché lo caricano di compiti danno una sola spiegazione e poi pretendono che arrivano a casa e come per magia già sappiano fare il compito puoi tocca a noi genitori romperci la testa che alla fine non capiamo neanche noi ..mia figlia fa la quinta elementare ha molta difficoltà con la matematica. Non riesce neanche a fare i calcoli mentalmente….e la mia preoccupazione è che quando arrivi alle medie si porterà tutte quelle lacune e sarà più difficile per lei davvero non so cosa.


    • Sabato De Simone

      4 anni fa  

      Ciao Rosaura 🙂
      Con questo sito ho pensato di concentrare i miei sforzi sulla scuola media, ma ho ricevuto così tante richieste di fare qualcosa anche per le elementari, che nelle prossime settimane cercherò di fare qualcosa anche almeno per quarta e quinta elementare.

      Nel frattempo, hai provato a guardare i video che da aprile scorso ho pubblicato sulla pagina facebook? Ti passo il link diretto per la playlist per la prima media, potresti trovare qualcosa di utile per tua figlia.
      Tocca qui per aprire la playlist Facebook degli esercizi per la PRIMA MEDIA


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